SENNA (Cassia angustifolia)

USI CONSIGLIATI

Salute

Atonia intestinale, stipsi, stitichezza causata da viaggi, cambiamenti legati alla dieta, conseguenze del parto e d’interventi chirurgici, per facilitare la defecazione dei pazienti ipertesi o sofferenti di angima pectoris, per depurare l’organismo, per potenziare il tono muscolare dell’apparato urinario e dell’utero.

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DESCRIZIONE

La Senna, conosciuta anche con i nomi di “Senna” e “Vescicaria”, è una pianta molto antica, la cui coltivazione era nota e già diffusa ai tempi degli antichi Greci e Romani. Appartenente alla numerosa famiglia delle Leguminose e al genere Cassia, la Senna trova le sue prime origini in Arabia e in Somalia, in seguito fu importata e naturalizzata nelle regioni dell’India meridionale. In Europa fu introdotta dagli Arabi nell’XI secolo rappresentando una delle poche piante “straniere” che sono riuscite ad acclimatarsi e a essere persino coltivate in Europa. Attualmente la Senna è da considerarsi una delle piante medicinali più usate in fitoterapia e, data la sua grande richiesta, le foglie e i frutti, sono esportati proprio a scopo medicinale dall’Africa, dall’Asia sud-occidentale e dall’India, i maggiori paesi produttori.

Principi attivi

Contenuti principalmente nelle foglie e nei semi: glucosidi antrachinonici (sino al 2-3%) liberi e combinati, conosciuti come sennosidi A e B, tra questi si ricordano aloemodina, isoramnetina, reina e catartina, mucillagini, flavonoidi, resine, alcaloidi, B-sitosterolo, olio essenziale.

Aspetto e crescita

Arbusto cespuglioso, perenne, rustico, spontaneo e coltivato su scala commerciale a scopo orticolo e medicinale, cresce preferibilmente in terreno ricco, umido e ben drenato, richiede un’esposizione ben soleggiata con temperature sempre superiori ai 5°C. possiedono un apparato radicale ben sviluppato, dal quale si origina il fusto, eretto, alto sino a 1-2 m, dapprima semplice e poi ramificato nella porzione apicale, i rametti giovani sono ricoperti da una sottile peluria formata da peli aderenti alla superficie. Le foglie, alterne, sono composte, cioè formate da 5-8 foglioline di forma obovato-lanceolata, con l’apice acuto e a volte terminanti in una punta sottile, di colore verde giallastro sono leggermente più chiare nella pagina inferiore e hanno la nervatura mediana infossata nella pagina superiore e sporgente in quella inferiore. I fiori, abbondanti, di colore giallastro, sono riuniti in lunghi racemi eretti, al termine dei rami, la corolla è composta di cinque petali di forma ovale, generalmente compaiono dall’inizio della primavera all’estate. I frutti, infine, sono costituiti da baccelli schiacciati e molto sottili, di colore verde scuro o bruno, all’interno contengono 6-8 semi, anch’essi appiattiti e rugosi, in corrispondenza dei quali s’ingrossano. Si riproduce per seme in primavera, o per talea semi matura in estate.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie prime e durante il periodo della fioritura, i frutti vanno raccolti a completa maturazione. Far essiccare rapidamente le foglie e i frutti all’ombra in un luogo aerato, conservare infine, in sacchetti di carta o tela al riparo dalla polvere e dall’umidità.

PROPRIETÀ

La Senna è una pianta medicinale impiegata sin dai tempi antichi come rimedio della fitoterapia e della medicina naturale. I principi attivi più importanti che contiene, i sennosidi, non sono attivi allo stato naturale: quando sono ingeriti, attraversano lo stomaco senza subire alterazioni, sono parzialmente assorbiti dall’intestino e sono poi eliminati con la bile, quando giungono nel colon, sono trasformati dall’azione di enzimi prodotti dai batteri intestinali che liberano genina, principio attivo delle molecole di sennoside. La genina e gli altri derivati attivi stimolano la motività dell’intestino crasso, ne aumentano i movimenti peristaltici e diminuiscono la permeabilità della mucosa intestinale, rendendo così difficile il normale assorbimento dell’acqua che si produce nell’intestino crasso. Grazie a queste proprietà agiscono come efficaci lassativi, facilitando l’espulsione di feci morbide, senza coliche, e come purganti, provocando le evacuazioni di feci liquide diarroiche, accompagnate da coliche. Sono, inoltre, in grado di potenziare il tono muscolare dell’apparato urinario e dell’utero.

Parti utilizzate

Sono usati le foglie essiccate e i semi essiccati.

Preparazioni

• Infuso: versare una tazza di acqua bollente sopra 5-10 g di foglie essiccate e triturate finemente, lasciare in infusione per dieci minuti, quindi colare. Si beve alla sera prima di andare a dormire. Per ottenere un effetto purgante aumentare la dose di foglie a 30 g in 100 g di acqua, se il gusto fosse troppo sgradevole dolcificare con un cucchiaino di miele di Acacia.

• Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di foglie essiccate e sminuzzate grossolanamente fino a ottenere una polvere finissima, che va conservata in un recipiente di vetro o porcellana ben chiuso. La dose consigliata va da 0,5 a 1,5 g 2 volte al giorno, secondo la sensibilità individuale e dell’effetto desiderato, assumere il preparato in un’ostia, o mescolato a miele o marmellata.

• Tintura: mettere a macerare 30 g di foglie essiccate e sminuzzate finemente in 150 g di alcool a 20°, dopo 5-6 giorni di macerazione, colare, se necessario filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con tappo a vite. Se ne prendono da uno a tre cucchiaini al giorno.

• Clistere per uso esterno: preparare un infuso di Sena con 20-30 g di foglie essiccate e sminuzzate in un litro di acqua bollente, una volta raffreddato, colare e somministrare sotto forma di clistere, l’effetto è immediato.

Salute

• Atonia intestinale, stipsi, stitichezza causata da viaggi, cambiamenti legati alla dieta, conseguenze del parto e d’interventi chirurgici, per facilitare la defecazione dei pazienti ipertesi o sofferenti di angina pectoris: per una normale azione lassativa, assumere all’occorrenza una tazza d’infuso di foglie alla sera prima di andare a dormire, oppure prendere, sempre prima di coricarsi, 0,5-0,8 g di polvere in un’ostia o mescolati a un cucchiaio di marmellata di tamarindo. In alternativa, assumere 1-2 cucchiaini di tintura, puri o diluiti in pochissima acqua tiepida, prima di andare a dormire. Per ottenere invece un effetto purgante, assumere alla sera prima di coricarsi una tazza dell’infuso di foglie più concentrato (30 g in 100 g di acqua), oppure prendere 1-1,5 g di polvere in un’ostia, in alternativa, assumere 2-3 cucchiaini di tintura diluita in un poco di acqua. Infine, in questi casi, se si desidera un effetto immediato, fare un clistere seguendo le indicazioni sopraindicate. Se i disturbi e sintomi di stitichezza persistono, consultare il medico. Si ricorda, infine, che l’effetto lassativo o purgante si manifestano nell’arco di circa 6-7 ore dopo l’assunzione, inoltre l’impiego dei preparati a base di Senna può essere prolungato per uno o due giorni e non è seguito da una reazione di stitichezza.

• Per depurare l’organismo: con azione depurativa, assumere all’occorrenza una tazza d’infuso preparato con 10 g di foglie in 100 g di acqua, se si desidera, dolcificare con un cucchiaino di miele di Tarassaco.

• Per potenziare il tono muscolare dell’apparato urinario e dell’utero: assumere all’occorrenza una tazza d’infuso non troppo concentrato, oppure prendere 0,5-0,7 g al giorno di polvere mescolata con un cucchiaino di miele di Acacia, in alternativa assumere la tintura nella dose di 1-2 cucchiaini al giorno. In questi casi si raccomanda di assumere i preparati a base di Senna dietro prescrizione e controllo del medico.

Avvertenze

Per la sua efficace azione stimolante sugli organi cavi dell’addome ricoperti da fibre muscolari lisce (specialmente a livello della vescica e dell’utero), l’uso della Senna è assolutamente sconsigliato durante il periodo della gravidanza, durante le mestruazioni, in caso di cistiti, colite e alla presenza d’infiammazioni intestinali di varia natura. Inoltre, deve essere impiegata con molta prudenza e in piccole dosi in caso di affezioni anorettali come per esempio ragadi anali, emorroidi, rilassamento della muscolatura rettale. Si ricorda, infine, che se impiegata in dosi eccessive e troppo frequentemente può provocare nausea, vomito dolori addominali, infiammazioni del tratto gastrointestinale, cattivo e doloroso funzionamento dell’intestino (assuefazione al lassativo).

CURIOSITÀ

Oltre alla Senna indiana (Cassia angustifolia), che è la più usata, ne esistono molte altre specie con proprietà simili: la Senna alessandrina (Cassia Senna), la Senna di Spagna (Cassia obovata), la Senna americana (Cassia marylandica).

 

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