TIGLIO (Tilia sspp.)

USI CONSIGLIATI

Salute

Catarro bronchiale, cattiva digestione, disturbi epatici, disturbi premestruali, flatulenza, emorroidi, eritemi solari, febbre, iperacidità di stomaco, irritazioni delle mucose della bocca e della gola, irritazioni della pelle, nausea, raffreddore, scottature, tosse.

Bellezza

Bagno di vapore per pulizia della pelle, bocca sana, denti bianchi e belli, couperose, impacchi per un viso stanco, latte detergente al Tiglio.

Cucina

Liquore al Tiglio per pasticceria.

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DESCRIZIONE

Appartenente alla famiglia delle Tiliacee, il Tiglio è un albero rigoglioso e robusto, fornisce un legname leggero e facilmente intagliabile, è decorativo, assai ombroso e molto longevo, infatti, da lungo tempo è piantato nei viali cittadini o vicino alle case. È originario del continente europeo, in seguito diffuso e naturalizzato in America e altrove. Ne esistono diverse specie Tilia cordata, T. europea, T. platyphyllos, T. vulgaris, T. americana e T. heterophylla impiegate sia per uso medicinale (possiedono in pratica le stesse proprietà), che in campo cosmetico.

Principi attivi

Olio essenziale (sino allo 0.02%) formato da molti composti tra cui il più importante è il farnesolo, mucillagini, Sali di manganese, flavonoidi, glucosidi come tiliacina, saponine, polifenoli e tannini.

Aspetto e crescita

Il Tiglio è un albero a foglie caduche, raramente cespuglioso, raggiunge un’altezza di circa 20-25 metri, cresce spontaneo nei boschi misti o di latifoglie, è coltivato come pianta ornamentale nelle città, predilige terreni pietrosi, ben drenati e una buona insolazione. Possiede un apparato radicale composto di una radice principale fittonante e da numerose radici laterali, il tronco è diritto con la corteccia screpolata e nerastra, mentre quella dei rami è liscia. Le foglie, peduncolate, hanno una caratteristica forma cuoriforme con il margine dentato e seghettato, la pagina superiore, verde scuro, è scarsamente pelosa, quella inferiore invece è densamente tormentosa con particolari ciuffi bianchi in corrispondenza dell’inserzione delle nervature secondarie su quella primaria. I fiori intensamente profumati, che compaiono dalla metà alla tarda estate, sono raggruppati in racemi terminali penduli oppure eretti, la corolla è composta di cinque petali gialli semplici e gli stami sono molto numerosi (fino a trenta-quaranta). I frutti infine sono delle piccole noci emisferiche, globose contenenti il seme.

Seminare i semi in un contenitore fresco all’inizio di primavera, piantare all’aperto a metà autunno in vivaio. Lasciare crescere per almeno quattro anni e trapiantare poi in posizione permanente, in pieno sole o mezz’ombra, in terreno ben drenato.

Raccolta e conservazione

Raccogliere da maggio a giugno le foglie e i fiori, staccando con attenzione il peduncolo dell’infiorescenza, i frutti si colgono quando sono giunti a maturazione. Fare essiccare all’ombra, in luogo aerato, foglie, fiori e corteccia, quest’ultima disposta in strati sottili, conservare in vasi di vetro o porcellana al riparo dalla luce, si consiglia di rinnovare spesso le scorte perché il Tiglio, dopo un anno perde un po’ della sua efficacia.

PROPRIETÀ

Le proprietà medicinali del Tiglio sono molteplici: svolge un’azione antispasmodica, sedativa, diaforetica, diuretica, digestiva ed espettorante. I fiori sono efficaci in caso di pressione alta, raffreddore con febbre, catarro bronchiale, indigestione, stati ansiosi ed emicrania, la corteccia invece è efficace nei disturbi epatici. Per uso esterno infine, svolge un’azione emolliente, decongestionante e rinfrescante della pelle, utile nel caso di scottature, eritemi solari e infezioni cutanee in genere.

Parti utilizzate

Si usano principalmente i fiori, eventualmente con le brattee, la corteccia e le foglie fresche.

Preparazioni

Carbone di Tiglio: bruciare del legno di Tiglio (vecchio di almeno quattro anni), pestare finemente i resti. Mescolare un cucchiaino di carbone in 20 ml di acqua e assumerlo secondo le indicazioni.

Decotto di corteccia: mettere a bollire, in ½ litro di acqua, per alcune ore a fiamma bassa 50 g di rami giovani di Tiglio spezzettati. Filtrare il liquido e assumere secondo le indicazioni.

Infuso: far bollire mezzo litro di acqua e versarlo sopra 10 g di boccioli fiori di Tiglio essiccati. Filtrare dopo 5-10 minuti, addolcire se si desidera con un poco di miele o zucchero.

Tintura: mettere a macerare, per 5-7 giorni, 20 g di fiori in 100 ml di alcool a 30°.

Tintura oleosa: mettere a macerare 10 g di fiori e foglie in 100 ml di olio, lasciare a macero per dieci giorni in ambiente caldo.

Salute

Catarro bronchiale, febbre, raffreddore e tosse: assumere durante la giornata, tre tazze d’infuso caldo, addolcire con un poco di miele, con azione emolliente per le mucose delle vie respiratorie.

Cattiva digestione, iperacidità di stomaco e flatulenza, nausea: per digerire meglio ed evitare nausee assumere l’infuso di boccioli come tè digestivo da bere dopo il pasto serale, in caso d’iperacidità e flatulenza assumere il carbone di Tiglio dopo ogni pasto principale, per evitare la formazione eccessiva di gas intestinali.

Disturbi epatici: in questi casi assumere tre volte al giorno dopo i pasti principali, una tazza di decotto di corteccia, si consiglia comunque di consultare il medico.

Disturbi premestruali: per calmare e ridurre tali dolori bere tre volte il giorno l’infuso di boccioli di Tiglio almeno cinque giorni prima dell’inizio del ciclo.

Irritazioni delle mucose della bocca e della gola: fare sciacqui e gargarismi, mattina e sera, con l’infuso di boccioli di Tiglio.

Irritazioni della pelle scottature, eritemi solari, emorroidi: applicare delle compresse preparate con l’infuso direttamente sulle zone interessate, in alternativa fare delle lievi frizioni con la tintura oleosa.

Pressione alta, emicranie, tensione nervosa ed esaurimento nervoso: assumere con regolarità tre tazze d’infuso di boccioli, oppure prendere a cucchiai la tintura, in casi di esaurimento nervoso si consigliano di assumere un infuso misto preparato anche con 35 g di radici di Valeriana, 35 g di foglie di Menta, 35 g di foglie di Arancio e 20 g di fiori di Camomilla, l’infuso così preparato distende i nervi e predispone l’organismo a un tranquillo riposo notturno.

Bellezza

Bagno di vapore per una pulizia profonda della pelle: indicato soprattutto per pelli untuose e grasse, preparare un infuso con 30 g di fiori di Tiglio in ½ l di acqua, tenere il viso sopra la pentola a una distanza di 30-40 cm per 10-15 minuti, per non disperdere il vapore coprire la testa e le spalle con un asciugamano, infine per tonificare la pelle dopo il bagno fare qualche impacco di acqua fredda e applicare una crema idratante.

Bocca sana, denti bianchi e belli: pestare e triturare finemente alcune foglie di Timo, mescolare la polvere così ottenuta con polvere preparata nello stesso modo da foglie di Salvia. Utilizzare questa miscela come ottima polvere dentifricia: metterne un poco sui denti, strofinare delicatamente con i polpastrelli e infine risciacquare con acqua.

Impacchi per un viso stanco, couperose: dopo una notte insonne o dopo una giornata molto faticosa, distendersi sul letto, chiudere gli occhi e premervi sopra i pollici, quasi a farvi male, applicare quindi le compresse preparate con infuso di Tiglio, lasciare agire per 5-10 minuti, in caso di couperose applicare sul viso delle compresse a temperatura ambiente d’infuso di boccioli di Fiori di Tiglio.

Latte detergente al Tiglio, indicato per pelle secche e sensibili: riscaldare a bagnomaria ½ l di latte intero e due cucchiai di fiori di Tiglio, cuocere per trenta minuti, non fare bollire ed evitare la formazione della pellicola di panna. Lasciare in infusione per due ore, quindi filtrare, conservare in frigorifero e utilizzare entro una settimana. Applicare sul viso con un batuffolo di cotone ed esportare gli eccessi con un fazzoletto di carta.

In cucina

Ottimo è il liquore di Tiglio molto usato in pasticceria: mettere a macerare per dieci giorni in ½ l di alcool a 60° con 1 l di acqua distillata 40 g di fiori di Tiglio, 10 g di tè, 2 g di radice di Iride, 2 g di Vaniglia, 1 g di noce Moscata e 10 g di bucce fresche di mela cotogna. Scuotere ogni giorno, quindi filtrare e lasciare invecchiare per qualche mese prima dell’uso.

CURIOSITÀ

I mazzi di fiorellini intensamente profumati possiedono un dolce nettare che attira le api, mentre le foglie ospitano spesso degli afidi che producono “melata”, una sostanza appiccicosa che attira anch’essa le api, ma a volte lascia sgocciolare uno sgradevole residuo.

 

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