“Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete». Ecco, io ve l’ho detto». Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono.” Matteo 28-6
Cosa possiamo imparare da questa Pasqua di Resurrezione così atipica, così unica, senza messe, senza riunioni di famiglia, senza scampagnate e senza abbracci?
In questo periodo difficile in cui siamo messi alla prova da punto di vista fisico, emotivo, sociale, economico e affettivo non aspettiamo la fine dei contagi e delle restrizioni per risorgere ma impariamo a risorgere “veramente” ogni giorno!
Risorgiamo ogni giorno praticamente: inventando ogni giorni nuovi e ingegnosi modi per vivere, per lavorare e per esprimere il nostro affetto ma anche accettando di cambiare i nostri ritmi e le nostre abitudini e imparare così a conoscerci meglio.
Risorgiamo ogni giorno spiritualmente: ritrovando la nostra capacità di amare, di ringraziare per i molti doni (anzichè lamentarci per ciò che ci manca…) e di gioire per le piccole cose imparando a gustare fino in fondo il dono meraviglioso che ogni nuovo giorno rappresenta.
Perchè la vera resurrezione è “abbracciare” l’amore per Dio, per il nostro prossimo e per questa nostra meravigliosa terra oggi, domani e ogni giorno della nostra vita.
Buona Pasqua a tutti voi!
Dio vi benedica
Frate Ezio, Alessandro, Salvatore, Silvia e Laura