Se, con l’arrivo dell’inverno, ci rendiamo conto di essere facile preda di influenza e malattie da raffreddamento, non è mai troppo tardi per occuparci di rinforzare le nostre difese immunitarie, anche in vista delle allergie di primavera.
Il rimedio erboristico per eccellenza, in questo caso, è senz’altro il frutto della Rosa canina.
Cos’è?
La Rosa canina è comunemente conosciuta come “Rosa di macchia” o “Rosa selvatica comune”, perché cresce spontanea lungo le siepi, nelle radure ed in luoghi incolti. I piccoli frutti (bacche) della rosa canina sono considerati le “sorgenti naturali” più concentrate in Vitamina C, presente in quantità fino a 50-100 volte superiore rispetto alle arance e limoni, e per questo in grado di contribuire al rafforzamento delle difese naturali dell’organismo (100 grammi di bacche contengono la stessa quantità di vitamina C di 1 chilo degli agrumi tradizionali). Poiché la vitamina C non può essere sintetizzata direttamente dall’uomo (a differenza di quanto avviene per gli altri animali), va introdotta con una dieta buona ed equilibrata, o con un integratore alimentare, nei casi in cui l’alimentazione ne sia carente.
La Rosa canina per prevenire
Il frutto della Rosa canina ha doti immunomodulanti, ovvero è in grado di equilibrare il funzionamento del sistema immunitario e regolarlo a seconda delle necessità del momento. È quindi ottimo quindi in fase preventiva e ai primi sintomi di allergia, influenze, raffreddori e tosse così come anche nella fase di guarigione per evitare ricadute e accelerare il ripristino completo dello stato di salute. La Rosa canina inoltre stimola l’eliminazione delle tossine attraverso la diuresi, migliorando il nostro stato generale, il nostro umore e quindi le nostre difese.
La Rosa canina per curare
Le sue proprietà antinfiammatorie trovano un importante impiego terapeutico nelle flogosi acute che comportano alterazioni delle mucose nasali, degli occhi e delle prime vie aeree con conseguente produzione di catarro.
Per tali proprietà, la Rosa canina non solo rappresenta un ottimo rimedio nella prevenzione delle allergie e nella cura di rinite, congiuntivite e asma dovute al contatto con pollini; ma è consigliata anche nelle affezioni infantili come le tonsilliti, le rinofaringiti, otiti, tosse e raffreddore di origine infettiva.
La Rosa canina per tornare in forze
L’alta concentrazione di Vitamina C rende questo frutto molto utile anche nella fase di guarigione per evitare ricadute, accelerare il ripristino completo dello stato di salute e superare più velocemente la sensazione di stanchezza che spesso ci accompagna dopo l’influenza. È un eccellente tonico efficace in casi di avitaminosi, astenia ed esaurimento.
PREPARAZIONI
Tisana di frutti di Rosa canina per stimolare le difese
Portare ad ebollizione 250 ml d’acqua e aggiungere circa 20 grammi (2 cucchiai) di frutti contusi di Rosa canina, lasciare bollire per 10 minuti e poi filtrare. Consigliamo di dolcificare con miele in modo da associare le proprietà antibiotiche e antinfiammatorie del miele a quelle della Rosa canina, potenziandone l’effetto. Si consiglia di assumere la tisana 2 volte al giorno, lontano dai pasti.
Infuso di petali di Rosa canina per mal di gola e raffreddore
In caso di infiammazioni al cavo orale, mal di gola, raffreddore, irritazioni alle gengive e stomatite: preparare l’infuso di petali di Rosa canina, lasciare i fiori in infusione per 24 ore, quindi filtrare ed utilizzare il liquido per fare sciacqui e gargarismi 2-3 volte al giorno.
In alternativa si può ricorrere a 2/3 cucchiaini di miele rosato nel corso della giornata.
Confettura di Rosa canina rimineralizzante per tornare in forze
Se avete la fortuna di avere a disposizione una pianta di Rosa canina e la possibilità di raccoglierne i frutti in autunno, ecco una semplice ricetta per conservarne le proprietà facendone una marmellata.
Ingredienti: 500 gr di bacche di Rosa canina fresche , 250 gr di zucchero di canna integrale, 1 bacca di vaniglia, acqua qb.
Tenete le bacche a bagno con un pizzico di bicarbonato e poi sciacquatele sotto l’acqua corrente. Staccate delicatamente i piccioli neri, apritele a metà per eliminare i semi e la peluria, metteteli in una casseruola e coprite le bacche con acqua fredda. Lasciatele cuocere finchè non risultano morbide e passatele al passaverdure per eliminare i semi. Rimettete la crema ottenuta in casseruola, aggiungete lo zucchero e i semi di una bacca di vaniglia e portate ad ebollizione fino a raggiungere la giusta densità. Versate la confettura in vasetti di vetro sterilizzati, chiudete e capovolgete per creare il sottovuoto. Coprite con un panno e lasciate raffreddare completamente prima di capovolgere i vasetti. Conservare in luogo fresco.
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