In genere i medicinali scaduti non sono pericolosi per l´ambiente più di quanto non lo siano i detersivi che si scaricano abitualmente nel lavandini domestici. Tuttavia, in considerazione degli effetti farmacologici che potrebbero ancora avere e per le sostanze tossiche che si potrebbero formare per degradazione chimica, i medicinali scaduti devono essere avviati alla raccolta differenziale per lo smaltimento, raccogliendoli negli appositi contenitori presenti in ogni farmacia.
Che vuol dire la scadenza:
Un medicinale è scaduto quando le sostanze che contiene subiscono delle trasformazioni chimiche.
Le condizioni ambientali (temperatura, luce e radiazioni solari) rappresentano una forma di energia che sommandosi nel tempo determina la trasformazione chimica del principio attivo del medicinale. Dopo la data di scadenza la quantità di principio attivo potrebbe essere diminuita di più del 10% con due conseguenze:
- Il medicinale non garantisce più l´effetto terapeutico;
- Per degradazione chimica si potrebbero formare sostanze tossiche;
Che cos´è la data di scadenza:
La scadenza indica la data entro la quale è possibile utilizzare il medicinale.
Dove si legge:
La data di scadenza è indicata sulla confezione esterna (la scatoletta di cartone), ma molto spesso anche sul contenitore primario del medicinale (sull´etichetta della boccetta per gocce e sciroppi, oppure stampigliata sul fondo del tubetto di creme e pomate, o sul bordo dei blister che contengono le compresse e le capsule).
Si esprime di solito con le due cifre relative al mese, e altre due cifre o meglio quattro, relative all´anno.
L´indicazione delle sole ultime due cifre dell´anno, omettendo il secolo, ha causato qualche difficoltà di interpretazione alle soglie del duemila: 00 sta per 2000, ma se avete ancora qualche dubbio domandate al farmacista.
Se la data di scadenza non include anche il giorno, si intende che è possibile utilizzare il medicinale fino alla fine del mese indicato.
Attenzione: la data di scadenza si riferisce al medicinale in confezione integra e correttamente conservato.
Cosa si intende per confezione integra:
La confezione può essere definita integra solo se non è danneggiata (assenza di lacerazioni, rotture, rigonfiamenti sospetti) ed aperta.
In seguito alla prima apertura la data di scadenza deve comunque essere considerata valida se le singole dosi da assumersi in tempi successivi sono confezionate ciascuna in modo indipendente e sigillato, ad esempio fiale, compresse o capsule in blister (si preme per estrarne una alla volta dallo spazio formato tra accoppiati di plastica ed alluminio), colliri monodose, bustine, etc.