La pianta del tamarindo, nome scientifico Tamarindus Indica, è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Leguminose che può raggiungere i 30 metri di altezza; i suoi frutti sono costituiti da baccelli che possono contenere al loro interno dai 4 ai 12 semi.
In Italia il tamarindo è conosciuto soprattutto come sciroppo ma nella cucina asiatica la polpa del tamarindo viene utilizzata come spezia; conosciuto anche con il nome di dattero dell’India lo si trova in commercio sottoforma di polpa scura: la polpa di tamarindo. Questa si ottiene dalla buccia privata dei semi.
All’estero la polpa del tamarindo viene utilizzata prevalentemente per la preparazione di salse, zuppe ed anche accompagnato con il riso, mentre in Italia il suo utilizzo principale è sottoforma di sciroppo.
La polpa di tamarindo si trova spesso in vendita nei negozi di cibo indiani con il nome di “imli”; il tamarindo fa parte degli ingredienti del curry indiano. In Asia ed in Medio Oriente viene anche utilizzato per aromatizzare stufati e verdure.
Per quanto riguarda le controindicazioni, ad oggi non si conoscono effetti indesiderati o nocivi.
La pianta del tamarindo è originaria del Madagascar ed i suoi frutti freschi sono pressoché introvabili in Italia, mentre è più facile reperire in negozi specializzati (erboristerie, negozi etnici) la polpa disidratata o l’estratto liquido.
La polpa di tamarindo va lasciata in ammollo nell’acqua calda per qualche ora, dopodiché la si “strizza” e si utilizza la sua acqua solo dopo averla filtrata.
Dai semi di tamarindo contenuti nella polpa si ricava la “gomma di tamarindo”.
La pianta del tamarindo e le sue proprietà erano già note nell’antichità dove se ne trovano traccia presso le popolazioni arabe che lo chiamarono Tamara Hindi (dattero indiano).
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Il tamarindo è composto per il 31% da acqua, 57% da zuccheri, 5% da fibre alimentari, ceneri, proteine e grassi; i minerali presenti nel tamarindo sono il potassio ( presente in grande quantità ), fosforo, magnesio, sodio, calcio e selenio.
Queste le vitamine: vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina C, K, e J. In percentuale piccolissima troviamo anche la vitamina E.
Tra gli aminoacidi quelli presenti sono la lisina, triptofano e metionina. Il gusto acido del tamarindo è dovuto all’acido tartarico presente in percentuale del 12% circa.
Ogni 100 grammi di parte edibile il tamarindo ha una resa calorica pari a 239 Kcalorie.
SCIROPPO DI TAMARINDO
Ingredienti:
Per la preparazione dello sciroppo occorrono 800 gr. di polpa di tamarindo, zucchero e due litri d’acqua.
Fate bollire l’acqua ed aggiungete in seguito la polpa di tamarindo che farete bollire per altri 15 minuti a fuoco lento; al termine di questa fase filtrate il tutto ed aggiungete l’equivalente del doppio del suo peso in zucchero.
Fate bollire per circa un’altra mezz’oretta e lasciate raffreddare. Lo sciroppo è pronto e va conservato in bottiglie a chiusura ermetica.
Lo sciroppo di tamarindo può essere consumato diluito in acqua o per la preparazione di gustosissime granite.